Hamelin

un progetto di/con Barbara Caviglia e Andrea Damarco

Appunti di lavoro

Hamelin è un progetto nato dalla passione per un teatro di poesia.

Per un teatro che sia una composizione di linguaggi con il racconto sullo sfondo e non in primo piano.

Mentre un racconto, infatti, scorre inesorabile dall’inizio verso la fine, la poesia colpisce e aggancia con una riga, un’immagine, un passaggio, che di fatto contengono il tutto.

Due figure umane – due percorsi attraverso il tragico splendore del reale.

Un luogo, una terra di mezzo tra due abissi – in cui l’errore si compie e si ripete, inesauribile, fino a diventare come una memoria in cui si cade fino alla consapevolezza.

E poi, è tempo di risplendere.

“E noi: spettatori sempre, ovunque / rivolti alla forma e mai con lo sguardo aperto / Essa ci colma. E al bisogno l’assestiamo / Ma ogni volta crolla / La riordiniamo/ E disgreghiamo noi stessi / Chi ci ha rivoltati / così che noi siamo sempre nella posizione / di chi se ne va?” .

Vogliamo pensare ad un essere umano che riconquista la propria capacità critica e di autodeterminazione, la propria volontà di esistere – ed al contempo essere: molecola creativa del mondo.

Grazie alla poesia – che è una forma di conoscenza legata allo svelamento – il progetto è diventato un attraversamento delle geometrie di una città, alla ricerca della storia che l’ha segnata. Una ricerca di vissuti e di ciò che da essi proviene, di ciò che da essi consegue.

Hamelin è uno sguardo a quel definitivo provvisorio che ci dicono occorra a tutti noi per marciare sul futuro. E’ uno scoprire lentamente, passo dopo passo, battuta dopo battuta, che i topi non stanno né in soffitta né in cantina. E che l’unica soluzione è una presa di coscienza, non più solo vera ma autentica.

Il progetto parte da una necessità: attraversare la complessità degli eventi in cui esistiamo, grazie al vero per finta del teatro che illumina l’autentico.

Ripensando la scena come spazio di analisi e rinascita della realtà, essa stessa

diventa allora il luogo – citando Pasolini – che “opera una rapida sintesi della vita passata e la luce retroattiva che rimanda su tale vita ne trasceglie i punti essenziali facendone degli atti mitici o morali fuori del tempo. Ecco, questo è il modo con cui una vita [delle vite] diventa una storia”.

Barbara Caviglia e Andrea Damarco
Replicante teatro

Flli Grimm e tradizione tedesca Il pifferaio di Hamelin / Lewis Carroll Alice nel paese delle meraviglie / Eduardo Galeano Las palabras andantes / J.Wolfgang Goethe Faust / Platone Fedone / Rainer Maria Rilke Elegie duinesi / Sofocle Antigone / William Shakespeare Riccardo III / Wislawa Szymborska / [… ]

Tool / Sting / Michael Nyman / Arvo Pärt / Mariana Sadovska

realizzazione tecnica delle installazioni e delle luci: Paolo Lamberti

realizzazione tecnica della carpenteria in ferro: Giuseppe Fazari

costumi/oggetti: Studio Sossai Bologna

suono: Luca Minieri

HAMELIN

una produzione Replicante teatro con il sostegno di: Regione Autonoma Valle d’Aosta Assessorato Istruzione e Cultura Cittadella/Aosta