“formiche” è un progetto originale di Replicante teatro che non desidera creare risorse economiche alla Compagnia, agli artisti e agli ospiti coinvolti, ma raccogliere fondi per aiutare i più fragili e i loro progetti di vita e, al contempo, far conoscere a quante più persone possibili situazioni troppo spesso ignorate, sconosciute e sottovalutate.
Il progetto nasce nel 2014 e prosegue nel suo viaggio fino al 2019.
Poi, nel 2020, c’è una battuta d’arresto a causa di COVID-19…
un animale che ha della forza
L’India ha la tigre
l’America il puma
l’Europa il gatto
il sud America il giaguaro
l’Africa il leone
Ma c’è un animale che ha della forza.
Vera!
E si trova in India, in Europa, nelle Americhe, in Africa e anche in Asia…
Ed è più forte della tigre, del leone, del gatto, del puma e del giaguaro.
Non è molto grande.
Ma ha della forza.
Più forza della tigre, del leone, del gatto, del puma e del giaguaro messi insieme.
Non è molto grande.
Ve l’ho detto.
È la formica.
E non ha paura di niente: né della tigre, né del leone.
Neppure dell’uomo.
E nemmeno della realtà.
Perché crede che il mondo si può rifare.
Sì, spostando le cose chicco a chicco.
È faticoso rifare il mondo.
Peggio che farlo da nuovo.
Perché prima devi spostare i danni.
E spostare i danni è un lavoro da schiavi…
Ma le formiche sono ostinate.
Non guardano il peso che devono spostare…
Non guardano il buio che devono attraversare…
Non guardano in faccia nessuno.
Le formiche vedono;
vedono chiaro quello ce c’è da fare.
E lo fanno.
Senza contare lo sforzo che costerà.
Le formiche…
sono tutte le volte che vedi una persona che si sta trascinando un dolore da sola.
Tutte le volte che in silenzio qualcuno si porta il suo peso verso casa.
Ogni volta che – a te – non è toccato di mettere in ordine.
Ogni volta che qualcuno diventa l’oggetto di qualcun altro.
Ogni volta che i fragili ingoiano le nefandezze dei prepotenti.
È faticoso rifare il mondo.
E spostare i danni è un lavoro da schiavi…
Soprattutto se lo devi fare da solo.
Per questo le formiche lavorano insieme.
Ad una ad una, sì…
Ma tutte insieme.
Eccolo il loro segreto.
Perché, da soli, non si va da nessuna parte.
Andrea Damarco